Inco Industria Colori nasce oltre trent’anni fa in Italia come produttore di pigmenti inorganici per il settore ceramico. Inco è cresciuta, è cambiata e si è digitalizzata assieme all’industria ceramica affiancando alle sue linee di pigmenti, nuove gamme di inchiostri.
Il know-how di partenza, sia chimico che ceramico, e le competenze acquisite durante gli anni sono ora più che mai orientate a sviluppare prodotti e soluzioni innovative per fornire ai propri clienti un valore aggiunto unico e prezioso.
Nasce in questa direzione la nuova serie di inchiostri HSC – High Solid Content – di Inco, in italiano Alto Solido, che assicura importanti vantaggi colorimetrici, importanti riduzioni delle emissioni di sostanze organiche in atmosfera e degli odori.
Ottima definizione, alte prestazioni.
Frutto di un lungo lavoro, iniziato nel lontano 2013, che ha visto il costante miglioramento sia delle rese colorimetriche che delle emissioni ambientali.
Già da alcuni anni infatti, rinomate aziende, sia in Italia che nel mondo, utilizzano con grande successo gli inchiostri Alto Solido Inco.
Ora, la nuova serie di inchiostri HSC, una evoluzione delle serie HSC nate precedentemente, conferma industrialmente le ottime prestazioni e ne migliora i benefici.
Inchiostri ad alto contenuto di solido, cioè con una elevata percentuale di materia inorganica al proprio interno. (Fig. 1)
Ma esattamente quanto?
Sappiamo che un classico inchiostro ceramico inkjet si contraddistingue per avere una percentuale di materia inorganica che varia da 25 a 45% al suo interno ed il restante 55-75% è costituito da solvente organico.
Il solvente organico è indispensabile perché funge da veicolo e permette l’applicazione di pigmenti inorganici, oppure materie, sulla superficie di una piastrella in maniera digitale attraverso l’utilizzo di stampanti inkjet single pass. Nella fase di cottura del pezzo ceramico però verrà bruciato – non produrrà alcun valore finale estetico – e porterà invece ad avere sostanze organiche volatili ai camini, nocive, oltre che odori.
La nuova serie di inchiostri HSC Inco si differenzia dai classici inchiostri ceramici, innanzitutto per l’elevata percentuale di materia inorganica di cui è costituita, attualmente compresa tra 50 e 58%, oltre che per la tipologia sia dei pigmenti che dei solventi utilizzati, di nuova generazione.
Cosa significa pigmenti e solventi di nuova generazione?
Pigmenti ad elevata resa cromatica e solventi che in fase di cottura ai forni ceramici emettono una quantità ridotta di sostanze organiche volatili (SOV) ed odori estremamente contenuti.
Gli inchiostri High Solid Content Inco si contraddistinguono per le ottime prestazioni:
Ma perché?
Per capire il perché di questi importanti miglioramenti/riduzioni è necessario in primis fare un semplice calcolo matematico di quanto sia la materia inorganica che effettivamente viene applicata sulla superficie del pezzo ceramico durante una applicazione digitale ceramica.
Materia inorganica che per intenderci va a decorare la piastrella ceramica e che quindi conferirà il valore estetico.
Quanta materia inorganica verrà applicata?
Quanto solvente organico?
Ipotizzando che un classico inchiostro ceramico contenga un 40% di materia inorganica al suo interno (percentuale nella realtà compresa tra 25 e 45%), facendo quindi un semplice calcolo matematico, andiamo ad applicare:
8 g/m2 di materia inorganica, quello cioè che conferirà il “colore” o la “materia” al pezzo ceramico e 12 g/m2 di solvente organico, responsabile della generazione di sostanze organiche volatili ai camini ceramici, quindi di inquinamento ambientale e cattivi odori.
Consideriamo un inchiostro Alto Solido contenente un 52% di materia inorganica (percentuale nella realtà compresa tra 50 e 58%), applicando quindi 8 g/m2 di materia inorganica.
Quanto inchiostro verrà applicato?
Quanto solvente organico?
Applicando quindi il medesimo quantitativo di materia inorganica al pezzo ceramico otteniamo una riduzione matematica del consumo di inchiostri ceramici, quindi un beneficio ambientale molto importante per la riduzione dei SOV ai camini.
L’utilizzo di inchiostri Alto Solido Inco permette, per le medesime caratteristiche, di aggiungere valore alle produzioni – senza aumentare il solvente organico applicato e quindi senza andare ad umentare i S.O.V. in atmosfera – rispetto l’applicazione fatta con un classico inchiostro ceramico.
Applichiamo quindi 12 g/m2 di solvente organico.
Quanto materiale inorganico verrà applicato?
Calcolando matematicamente, andiamo ad applicare:
25 g/m2 di inchiostro HSC per un totale complessivo di ben 13 g/m2 di materiale inorganico. Con un aumento matematico del materiale inorganico, rispetto l’applicazione di un classico inchiostro ceramico, del 62,5%.
S.O.V. invariati, più materiale inorganico: maggiori possibilità estetiche.
Infine, gli inchiostri HSC – High Solid Content – Inco permettono quindi di avere: ottima qualità, ottime performance, più possibilità estetiche, ma anche più definizione.
Perché più definizione?
La nuova tipologia di solventi organici utilizzati, oltre a ridurre le emissioni di SOV ai camini, permette infatti di avere meno idrorepellenza e più affinità con la superficie della piastrella, per una qualità di stampa estremamente elevata.
Per verificare tutti i benefici promessi dalla nuova serie di inchiostri HSC, al di la dei semplici calcoli matematici, i laboratori di sviluppo di Inco hanno portato avanti importanti sperimentazioni, prima su scala di laboratorio e poi industriali.
I calcoli matematici spiegati fin qui, e presi da esempio, considerano infatti un confronto tra un classico inchiostro al 40% di secco ed un inchiostro HSC al 52% di secco, nella realtà la differenza nel contenuto di materia inorganica è, in molti casi, decisamente maggiore (es. 35% versus 58%) con benefici proporzionalmente maggiori.
Inoltre, si sono verificati i benefici apportati sia dai nuovi pigmenti che dai nuovi solventi utilizzati.
Sono stati così confermati, con importanti sperimentazioni industriali, tutti i miglioramenti e molto più delle riduzioni promesse. Risultati attestati da enti di controllo certificati.
Per tutti questi motivi, importanti aziende ceramiche, sia in Italia che nel mondo, hanno già scelto la nuova serie di inchiostri High Solid Content Inco, completa di tutte le tipologie di colori e materie digitali, con toni neutri ed intensi, per un nuovo mondo di possibilità estetiche.
+ colore; + definizione; + effetti materici; – emissioni; – odori.
Vedi l’articolo pubblicato su Ceramic World Review 136/2020 (pag: 60-61-62-63-64)
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