La prima scelta di Inco Industria Colori fu quella di fondare la sua principale sede in Italia. Il suo Headquarter, centro ricerche e produzione italiana sono con orgoglio a Pavullo nel Frignano in provincia di Modena. Nella natura degli appennini tosco-emiliani.
Verdi d’estate e bianchi d’inverno!
Un amore profondo ci lega al nostro territorio ed alle nostre radici, tanto che nel corso degli anni questa scelta non è mai stata messa in discussione.
Un amore che accomuna tutti i lavoratori.
Ma non solo. Questo amore per la nostra terra ci spinge da sempre a cercare di sviluppare dei prodotti che siano ecosostenibili.
Per questo abbiamo investito e stiamo ancora investendo ingenti somme in ricerca per sviluppare prodotti sempre più ecologici e che, nel loro piccolo, contribuiscano alla salvaguardia del nostro pianeta.
Negli ultimi anni nel settore ceramico, sono noti a molti i disagi olfattometrici segnalati tra la popolazione limitrofa alle attività produttive e le paure per gli eventuali effetti avversi sulla salute.
A tal proposito, gli organismi istituzionali di controllo hanno sempre rassicurato, in particolare negli ultimi mesi Arpae ha pubblicato i risultati parziali di uno studio effettuato su di un’area particolarmente soggetta a segnalazioni ed, a fronte di dati scientifici, ha rassicurato la popolazione sulla salubrità dell’aria.
Dall’esame dei dati ambientali delle analisi svolte da Cnr, Istituto superiore di sanità e Arpae nessuna delle sostanze rilevate raggiunge la soglia di effetto, posizionandosi al di sotto anche della concentrazione alla quale non si osservano effetti avversi derivati sulla salute.
Inco, sensibile alla tematica, lavora da oramai molti anni per migliorare questi disagi olfattometrici.
Nonostante infatti i volumi e le quantità di solventi organici presenti negli inchiostri ceramici digitali siano notevolmente inferiori rispetto ai volumi in gioco nei decenni precedenti con nell’utilizzo di paste serigrafiche per rotocolor, questa tipologia di solventi si distingue per questa caratteristica odorigena.
Fonte Arpae: https://www.arpae.it/cms3/documenti/_cerca_doc/ecoscienza/ecoscienza2018_2/federchimica-ceramicolor.pdf
Inco ha guardato però avanti ed ha cercato di coniugare lo sviluppo di prodotti a basso impatto olfattometrico con prodotti dalle basse emissioni in atmosfera perchè nonostante le attuali emissioni in atmosfera non siano ad oggi una problematica per le attività produttive ceramiche, perché molto basse e ben al di sotto dei limiti imposti per legge, si parla già di full digital.
Già oggi le nuove materie digitali in commercio – che arricchiscono le produzioni ceramiche impreziosendole e rendendole uniche – vengono utilizzate infatti in quantitativi sempre maggiori. Il nostro intento è stato quello di prevenire, non solo il disagio olfattometrico, ma anche di prevenire un innalzamento delle emissioni di sostanze organiche in atmosfera e lanciare un segnale di grande attenzione sia al benessere della popolazione che alla salvaguardia del nostro pianeta.
In collaborazione con Università, Centri di Ricerche, importanti gruppi Ceramici ed impiantisti stiamo lavorando su questi due temi per contribuire ad un benessere globale.
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